giovedì, giugno 27, 2013

vivo o morto o blog?

 

leggo oggi, ma è una tesi ricorrente che i  blog ormai sono morti o praticamente in coma, surclassati dai socialnetwork in primis da facebook e twitter, io non sono d'accordo e ho un account su tutte e due le altre piattaforme, l'utilizzo è diverso e così l'uso (o l'abuso) che se ne fa, vero è che posto meno di prima ma non è che poi sia così assidua nemmeno su twitter o fb, passo dei momenti altalenanti che coincidono con le fasi oscillanti della mia vita, il blog è stato uno sfogo terapeutico notevole, mi ha permesso di conoscere molte persone e di stringere amicizie non solo virtuali, e continuo a pensare che sia un modo di non perdere la mano per la scrittura, non sono più abituata a scrivere, non mi serve, e ho paura di non essere più in grado di riuscirsi se smettessi pure di provarci qui, e anche se  se ogni tanto penso di chiuderlo ci sono così afffezionata che ci ripenso, facebook è un grande contenitore, di utilizzo immediato e veloce, specie se voglio far arrivare una comunicazione quasi instantanea ad amici e parenti lontani, a twitter mi ci devo ancora abituare anche se mi piace la sfida di esprimere un concetto con così pochi caratteri, il blog almeno per me resta uno strumento di comunicazione valido, tenere questa specie di diario online e sapere che qualcuno lo legge oltrettutto è gratificante per il mio ego traballante.

15 commenti:

Alberto ha detto...

Ciao Zefi, ci si vede qui e là, ma qui sui blog ci si vede meglio, con il tempo giusto. E quello che si scrive rimane. Non per l'eternità ma rimane.

il monticiano ha detto...

Sì carissima, sul blog siamo completamente d'accordo; su fb non lo pratico spesso; twitter non so neppure cosa voglia dire. Non credo neppure di saperlo usare e non ci tengo.
Grazie della tua compagnia.
aldo.

Cri ha detto...

Hai espresso dei pensieri molto belli e da me molto condivisi. Su twitter mi ci hanno trascinato amici cari, ho smesso presto perché mi dà un senso di rapidità, di spersonalizzazione e di vacuità che mi fa angoscia. Facebook - e skype, che ho praticato come sua derivazione -, dopo un inizio di innamoramento ingenuo e fulminante per il social quando tre anni fa mi sono aperta il profilo, mi delude sempre più, e ci ho preso oltretutto delle fregature colossali, illudendomi di vedere lucciole dove c'erano lanterne. Il blog, invece, è un'altra cosa, uno spazio mio, una sorta di casetta dove gli amici vengono a trovarmi quando vogliono, se vogliono, riempiendomi di grati doni; ma che, anche quando ci sto da sola, rimane casa mia, casa dolce casa, e anche se anch'io ora ci scrivo meno non posso pensare di chiuderla :)

Arianna Marangonzin ha detto...

Carissima, è un piacere leggerti.
Anche per me, il blog, è un modo per potermi esprimere...in qualche modo....a seconda dei miei pensieri in un preciso momento...

Francesco Zaffuto ha detto...

Passare da un blog è come passare a casa di qualcuno. Sarà la casa di un amico o di un conoscente ma ha l'aspetto di una casa (di un libro, di un giornale o un diario), fb mi pare un albergo, twitter una stazione dell'autobus dove si rintracciano a mala pena gli orari e qualche proclama sintetico di uno sbiadito politico di turno.

Ambra ha detto...

Condivido il pensiero di chi ritiene il blog la propria casa, il proprio spazio. Dentro si è a proprio agio e altrettanto gradevole è andare a trovare gli amici a casa loro, pardon al blog loro.
Si, è impensabile di sopprimerlo e più ancora che sia morto.

arte ha detto...

La penso come te. Non sono su twitter perchè mi angoscia (non capisco perchè ma mi angoscia), uso fb per comunicare giornalmente con famiglia e amici in altri paesi, e su questo lo trovo geniale. Facebook è geniale per la battuta, lo scambio di notizie, di foto, gli stati d'animo passeggeri, la musica. Il blog è lento, intimo, anonimo. Sono dimensioni diverse. Apprezzo molto l'anonimità (anche se va a finire che tutti sanno chi sono).
Anch'io a volte penso di chiudere, ma poi so che ho lettori affezionati, e io sono affezionata a loro, e finchè mi leggono vuol dire che qualcosa da dire ce l'ho.

Mariella ha detto...

Del mondo blog mi appresto a parlare presto anche io.
Per me è stato aprire o meglio spalancare una finestra sul mondo.
FB lo aborro, è incompatibile con me.
Non ne capisco la necessità o forse la capisco fin troppo bene.
Su twitter staziono raramente, ma tutto quello scambiarsi di brevi frasi a dire il vero mi annoia.
Non mi interessa più di tanto sapere cosa pensano i vip di questo o quest'altro.
A me interessa sapere cosa pensano le persone che mi stanno attorno e quelle che amano condividere un pezzo della loro vita e delle loro passioni con me.
Ti abbraccio cara.

Laura Raffaeli ha detto...

nel blog non ci sono "amici" e non lo vedo come una casa, un blog è una pagina web visibile a tutti dove scrivo, faccio e penso ciò che voglio, e questo aiuta a capire e a capirsi meglio, a non emarginarsi, come potrebbe invece accadere nel mio caso.
uno spazio pubblico, visibile a tutti, non lo sento come casa mia, piuttosto come un'agorà o una megaseduta di gruppo, di sicuro più utili di facebook o twitter.
un abbraccio, laura

Adriano Maini ha detto...

Belle e significative riflessioni, le tue!

marco valenti scrive ha detto...

In un blog entra chi vuole e quando vuole; guarda e legge secondo i propri tempi, inclinazioni, desideri.
Nei cosi definiti social la cose sono buttate in faccia.
Bloggo dal 2008 quando voglio, parlando come voglio e di quel che voglio per chi sceglie di interessarsi a quel che dico.
Entrambi continueremo. :-)

Marina Salomone ha detto...

sono d'accordo con te... spero proprio che i blog non cadano in disuso perchè sono qualcosa di molto diverso dalle poche batute che ci si scambia nei social. Sono come tante case private dove unoo può andare a trovare gli amici e stare insieme in un modo più profondo e istruttivo. I social invece sono come una piazza affollata dove si ascoltano tante voci ma in tutta frettta, spesso solo la parte iniziale dei discorsi...no le versioni fast non mi piacciono, anche se per ovvi motivi frequento pure io. Ciao, cara buona settimana e spero egoisticamente tu non chiuda mai perchè il blog non serve solo a nutrire la propria autostima ma anche l'interesse amcale e culturale degli ospiti (fallowers che dir si voglia)!!!

zefirina ha detto...

non credo che lo chiuderò mi piace che gli amici passino di qua in questa altra mia casa e come ben sa chi mi conosce di persona personalmente

mi casa es tu casa

elle ha detto...

ciao!
Proprio qui lascio il mio commento a proposito del blog che hai lasciato da me :)
Condivido in pieno ciò che dici e lo scrissi anch'io tempo fa in un mio post il valore terapeutico del blog.
Google mi aveva mandato una mail soprattutto se io usavo i famosi "adsense" (credo si chiamino così) che sono le inserzioni pubblicitarie che uno può mettere sul blog a scopo di lucro. Io non ne ho e spero quindi questo sia stato sufficiente a non farlo chiudere. Forse era una mail tecnica in quanto inviata soprattutto ai blog poco cliccati ormai sul web.
Grazie comunque del passaggio e salutami la bella Roma :)

la signora in rosso ha detto...

sono pienamente d'accordo con te... il blog è personale, la nostra casa dell'anima... fb è il "bar" dove si incontrano amici, conoscenti... si fanno due parole, si dice "mi piace" spesso per cortesia e si consuma subito...
Un abbraccio