immagina
...e lunghe ore a ingannarci cosi'
a dire lui e lei, sempre gli altri,
e i palliativi sono sempre tanti
per non ammettere che siamo qui.
E Charlie Brown e Mafalda e la scuola
storie un po' vere, a volte inventate,
nei pomeriggi d''inverno e d'estate,
di strani voli su una parola.
Quando cantavo plaisir d'amour,
tu mi guardavi e ridevi piu' forte:
non lo capivi che ti facevo la corte
o forse capivi e la furba eri tu.
E mi hai sospeso su un filo di lana
e mi ci terrai ancora per molto,
giovane amore, fiore non colto,
o forse si', ma da un'altra mano.
E chi lo sa se anche tu mi vuoi bene,
a volte credo di esserne certo,
a volte invece sembra tutto uno scherzo:
fuggono gli occhi come falene.
Amica mia sorella speranza,
quello che vuoi sentire io non ti diro',
quello che voglio non sentiro',
quello che c'e' dietro l'indifferenza.
E tutto e' morto e tutto e' ancora vivo
e solamente tutto e' cambiato,
quello che provo l'ho sempre provato,
e credo ancora in cio' in cui credevo.
E il fiocco nero e' l'unica cosa
che mi e' rimasta con la malinconia,
ma insieme a questa stanca anarchia
vorrei anche te, amica mia.
Ma dimmi tu, non e' meglio cosi'?
Immaginare ed illudersi sempre,
qui ad aspettare qualcosa o niente,
qui ad aspettare un no o un si',
che in ogni caso sarebbe fine
di tutto questo che almeno e' un ricordo,
cosi' studiato giorno per giorno,
fatto di tanti cristalli di brina.
dall'albo "il lungo addio"
Tiziano Sclavi
a dire lui e lei, sempre gli altri,
e i palliativi sono sempre tanti
per non ammettere che siamo qui.
E Charlie Brown e Mafalda e la scuola
storie un po' vere, a volte inventate,
nei pomeriggi d''inverno e d'estate,
di strani voli su una parola.
Quando cantavo plaisir d'amour,
tu mi guardavi e ridevi piu' forte:
non lo capivi che ti facevo la corte
o forse capivi e la furba eri tu.
E mi hai sospeso su un filo di lana
e mi ci terrai ancora per molto,
giovane amore, fiore non colto,
o forse si', ma da un'altra mano.
E chi lo sa se anche tu mi vuoi bene,
a volte credo di esserne certo,
a volte invece sembra tutto uno scherzo:
fuggono gli occhi come falene.
Amica mia sorella speranza,
quello che vuoi sentire io non ti diro',
quello che voglio non sentiro',
quello che c'e' dietro l'indifferenza.
E tutto e' morto e tutto e' ancora vivo
e solamente tutto e' cambiato,
quello che provo l'ho sempre provato,
e credo ancora in cio' in cui credevo.
E il fiocco nero e' l'unica cosa
che mi e' rimasta con la malinconia,
ma insieme a questa stanca anarchia
vorrei anche te, amica mia.
Ma dimmi tu, non e' meglio cosi'?
Immaginare ed illudersi sempre,
qui ad aspettare qualcosa o niente,
qui ad aspettare un no o un si',
che in ogni caso sarebbe fine
di tutto questo che almeno e' un ricordo,
cosi' studiato giorno per giorno,
fatto di tanti cristalli di brina.
dall'albo "il lungo addio"
Tiziano Sclavi
14 commenti:
Il titolo di questa meravigliosa poesia di Sclavi che si trova, oltre che in quel bellissimo albo, anche in "Ballate" Ed. Camunia, non è immagina ma semplicemente tre puntini di sospensione...
un tempo la conoscevo a memoria
infatti immagina non è il titolo della poesia e il titolo del post
oggi sono acida!!!!
ciao ZEFI! è sempre bello e interessante il tuo Blog! devo imparare da te !
ma quanto leggi ! ? hai tanto tempo libero!!continua ad aggiornarti !Brava ! mi farebbe piacere se passassi dal mio Blog!
Buona serata
ecco fatto ora ti seguo, spero di aver presto molto tempo libero, ma leggo la sera dato che non guardo quasi mai la tv
a presto
Letto ed apprezzato quello che scrivi e che pubblichi in questo tuo blog,fai benissimo a non guardare la TV e seguita a proporci cose che ci interessano e ci appasionano.
Mi sono emozionato!
S T U P E N D A !!!!
...io non sono per nulla lettrice di poesie... il più delle volte non mi dicono nulla, a volte qualcosa, ma questa dice tutto!!!!
inoltre devo a te l'aver iniziato a prestare attenziione alle poesie !!!!!... ciao!
a me le poesie sono sempre piaciute fin da piccola, che è un po' strano, alcune sanno proprio emozionarti
fai bene a non guardare la tv! anch'io guardo a malapena il telegiornale e preferisco i Blog e la radio in macchina,oppure il cinema ,son stata giovedì sera a vedere "benvenuti al sud" fa ridere !!!
a presto
La poesia ha da sempre una forza prorompente per l'animo umano. Solo che tutto questo può spaventare per cui spesso é anche messa da parte perché "pericolosa" in quanto muove i sentimenti, le passioni, i libero pensiero. E questo, soprattutto oggi, non é permesso.
Bella poesia...
Ciao Zefi,la poesia è il linguaggio del cuore,un modo di comunicare le nostre vibrazioni interne, senza di essa, la vita sarebbe fredda e incolore. Un abbraccio.
Hehehehehehe, ok, scusa :)
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