mercoledì, marzo 25, 2009

possibilità


Non era tanto un’insoddisfazione della propria vita, quanto una rappresentazione lusinghevole di come avrebbe potuto essere diversa, una febbre silenziosa in cui si svolgevano con eccessivo diletto vicende non vissute... Tornava a lei il senso della sua natura di fanciulla, anima e corpo, e avvolta in un destino che non era divenuto il suo conduceva con amici e nemici sconosciuti, con larve indistinte, colloqui in cui si effondeva tutto ciò che giaceva in lei di inespresso e infruttuoso, una tale profusione di inesauribili possibilità, di gioco e d’abbandono, che trascinava con sé e sommergeva la realtà... Non sapeva che era appunto la moltitudine di queste possibilità interiori che la preservava da desideri volgari. (La mela d’oro di Hugo von Hofmannsthal)

Credo che mai sia stata descritta con tanta finezza quella sensazione, che ognuno di noi talvolta avverte, di essere circondati dalle infinite vite che potevano essere e non sono state. Quelle occasioni non colte, quei baci non dati, quegli arditi viaggi che, una volta intrapresi, avrebbero modificato completamente la nostra esistenza, rimangono a danzare come farfalle attorno al fiore difficile di quest’unica vita, all’unico gambo che ha saputo spuntare con forza nella terra. Tuttavia ciò che è rimasto inaccaduto non deve diventare un rimpianto doloroso, un’infelicità che ci mode e ci assottiglia, ma anzi – come suggerisce Hofmannsthal – è un bene invisibile che ci allontana da una adesione troppo letterale e meschina alla nostra esistenza. Ognuno di noi è il risultato più prezioso tra le innumerevoli possibilità offerte, è ciò che via via faticosamente prende forma nel mezzo di un gassoso universo di ipotesi.

Marco Lodoli su diario

10 commenti:

Baol ha detto...

Un abbraccio forte...

il monticiano ha detto...

Ecco, se riuscissi a non farmi più tornare in mente certi rimpianti dolorosi forse riuscirei a vivere molto meglio quest'ultimo scorcio di vita.

BC. Bruno Carioli ha detto...

Quel che poteva essere e che non è stato...e provo un poco di nostalgica tristezza.

Laura Raffaeli ha detto...

ho sempre avuto pochi rimpianti, visto che non ho mai rinunciato a vivere tutto ciò che mi è arrivato.. quei pochi oggi mi fanno pensare che è inutile averli: "larve indistinte" per queste i miei rimpianti di oggi? larve rimarrano, ciao buona giornata laura

zefirina ha detto...

ogni tanto l'effetto sliding doors si fa sentire e ti vengono quei pensieri tipo "larve indistinte", pungono un attimo e infastidiscono, poi il pizzicorio passa e si guarda avanti, per fortuna

Anonimo ha detto...

stupefacenti descrizioni di stati d'animo immateriali .. lodoli non si smentisce

Alberto ha detto...

Le molteplici ipotesi sulle possibilità del nostro passato che avrebbero cambiato il nostro presente si sono perse nell'aria del tempo. Ma perché oltre alle ipotetiche vie infiorate che avremmo potuto imboccare non pensiamo anche alle ipotetiche vie di spine che avremmo percorso se quella scelta, che per fortuna non abbiamo fatta, fatta l'avessimo?

Franca ha detto...

I rimpianti servono a poco.
Sempre avanti a testa alta...

zefirina ha detto...

spalle dritte
sguardo fermo
e se ogni tanto prendiamo una storta fa parte del gioco

Marina Salomone ha detto...

Concordo con Alberto. Qualche giorno fa ho avuto notizie di una persona che non vedo da 25 anni. Tipo telecamera nascosta, ma senza farlo apposta, ho saputo gli sviluppi della sua vita e com'è attualmente. Pensiero immediato...meno male che è finita in pace e bellezza." Preferisco ricordarlo com'era "