nel mezzo della notte
"non stavo dormendo" ho detto "ho troppi pensieri in testa"
"Che tipo di pensieri?"
"Domande" ho detto
"Eh" ha detto lui. "La notte è piena di perchè"
"E continuano a estendersi" ho detto.
"Tu lasciali estendere" ha detto lui.
"Mi chiedo come sono arrivato al qui, adesso" ho detto. "Se è stato per caso, per intenzione, per sbaglio."
"A te cosa sembra?" ha detto Durante. "Tra le tre possibilità?"
"Per caso, più che altro" ho detto.
"Ahà" ha detto lui. "Bisogna poi vedere cosa intendi per caso."
"Nel senso che potrei anche vederlo come destino, invece?" ho detto.
"Dipende dal tuo angolo di osservazione" ha detto Durante.
"E tutto il volere e il cercare?" ho detto "Non conta niente?"
"Ma si" ha detto lui.
"Siamo ostaggi di quello che succede?" ho detto.
"No" ha detto lui.
"Dammi un'altra definizione, allora" ho detto, nel buio.
"Delle minuscole barche in un grande lago?" ha detto lui.
"Con i nostri minuscoli timoni di intenzioni?" ho detto.
"Eh" ha detto lui.
"Per seguire le nostre minuscole rotte?" ho detto.
"Pateticamente?"
"Ma no" ha detto lui. "Basta sapere che appena la corrente diventa forte, i minuscoli timoni non servono più a molto".
"E la corrente ti porta dove vuole?" ho detto.
"Ti porta dove va" ha detto lui.
"Ma se le intenzioni non servono, tanto vale lasciarle perdere" ho detto.
"Servono" ha detto lui. "Se le lasciassi perdere andresti alla deriva".
"Invece di andare dove?" ho detto.
"Incontro a quello di cui hai bisogno" ha detto lui. "E ti sembra incredibilmente complicato finchè lo stai cercando, e incredibilmente semplice quando lo hai trovato."
da Durante di Andrea de Carlo
9 commenti:
Interessante spiegazione..una specie di "Via di mezzo" se vogliamo..no..no..dev'essere più complicata la faccenda!!
:-D
... noi siamo proprio cosi'... sembra tutto difficile... quando non l'abbiamo ancora raggiunto...
... un abbraccio, zefirina...
Veramente molto belle queste parole. De Carlo non mi ha mai attirato ma questo brano mi fa cambiare idea...
Credo che fosse Senofonte che diceva "Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare". De carlo sarebbe di identico parere e io anche. Abbastanza. E tu, zephi?
un abbraccio
andrea
E Ovidio? Le tempeste lo lanciarono dal centro all'ultima terra calpestabile del Mondo. Era quello che cercava per sé? Forse non era proprio quello che chiedeva, ma a duemila anni la sua deriva è servita a far conoscere tante verità.
... da me c'e' qualcosa per te... un abbraccio, bella...
Interessante anche se De Carlo secondo me si intrippa il cervello con tutte queste domande. Ci si dovrebbe chiedere il "perchè" desideriamo avere una determinata cosa, così che non abbandoniamo alla prima difficoltà. Ciao e buona giornata cara. Francesco
hai ragione francesco a volte il de carlo si fa troppe pippe mentali, come dicono i francesi ;-)
io spesso mi sento in balia delle onde, qualche volta non so dove andare ma per mia fortuna trovo sempre un approdo sicuro
beata te ... a me sembra di stare sempre in mezzo alla tempesta ...
forse però ce l'ho nella mia testa
he he
hasta
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