lunedì, maggio 05, 2008

ti racconteranno


Te contarán la historia
y cuando pase el tiempo,
te vendarán los ojos
igual que me hicieron a mí.
Te enseñarán el hacha
y cuando pase el tiempo
te esconderán el árbol
igual que me hicieron a mí.
De nada sirve que sepas la verdad,
que tengas la razón,
si cuando gritas sabes que
ya no te escuchan.
Te pedirán que jures
te pedirán que marches
te pedirán lo mismo
igual que me hicieron a mí.
Dirán que todo es tuyo
y si intentas cambiarlo
te patearán más duro
igual que me hicieron a mí.
De nada sirve que sepas la verdad,
que tengas la razón,
si cuando gritas sabes que
ya no te escuchan.
Te contarán la historia
y cuando pase el tiempo,
te vendarán los ojos
igual que me hicieron a mí.


Ti racconteranno la storia
e col passare del tempo
ti benderanno gli occhi
come hanno fatto a me.
Ti mostreranno l'ascia
e passato un po' di tempo
ti nasconderanno l'albero,
come hanno fatto a me.
Non ti serve a nulla sapere la verità
e avere ragione,
se quando gridi sai che non ti ascoltano più...
Ti chiederanno di giurare
ti chiederanno di marciare
ti chiederanno le stesse cose
come hanno fatto a me.
Diranno che è tutto tuo
e se tenti di cambiarlo
ti pesteranno più forte
come hanno fatto a me.
Non ti serve a nulla sapere la verità
e avere ragione,
se quando gridi sai che
non ti ascoltano più.
.Ti racconteranno la storia
e col passare del tempo
ti benderanno gli occhi,
come hanno fatto a me.

Carlos Varela (cantautore cubano)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Per fortuna di Varela Fidel Castro non c'è più ora...!

Lara ha detto...

Triste e vero, questo canto.

Speriamo di non dover cantarlo anche noi ...

Ciao, buonanotte!

vinci ha detto...

hey...un bacio libertario

Anonimo ha detto...

E' singolare come le vittime dell'oppressione, di qualsiasi natura sia, cantino con gli stessi accenti.

Dovrebbe farci riflettere sul fatto che l'uomo è nato per essere libero e soltanto nella libertà può fiorire, anche se il ferro e il fuoco possono temprarlo e indurirlo.

Con il passare degli anni è cresciuto dentro di me lo sgomento per ogni forma di prevaricazione, e i colori sbiadiscono lasciando dietro di loro, nuda, la miseria umana che sta dentro ad ogni violento.

zefirina ha detto...

mentre ricopiavo queste parole mi è venuta in mente una canzone di luigi tenco, le parole mi risuonano confuse nella testa ma il senso suonava simile

Franca ha detto...

Sta a noi non lasciarci mettere le bende sugli occhi...

zefirina ha detto...

si infatti franca bisogna ragionare con la propria testa e dar corso alle idee senza paura