lunedì, aprile 23, 2007

Roberto Saviano

Ieri sera ho visto l'intervista di Biagi a Roberto Saviano, confesso di non aver letto il suo libro anche se conosco e ho seguito tutta la vicenda legata allo scalpore che ha provocato, mi ha colpito la pacatezza nel rispondere alle domande, nel cercare di usare le parole giuste, perchè lui, l'ha anche ribadito, è uno che crede nella potenza della parole, e anche quel sorriso che gli è affiorato spesso mentre parlava.
Mi ha veramente commosso e come mi succede ultimamente mi sono venute le lacrime agli occhi, ma non di malinconia, era più per l'emozione, per quello che aveva smosso dentro.

15 commenti:

Alberto ha detto...

Roberto SavianO magari, eh?! ;-)

A parte questo, volevo ringraziarti per le belle parole che hai scritto sul mio blog, tanto gradite quanto inaspettate.

Se non disturbo, tornerò a trovarti e a commentarti.

Un abbraccio maggiorenne :-)

Alberto ha detto...

P.S. Grazie per avermi linkato!
Ma perché?
E da quando?

Così non vale! ;-)

Un abbraccio sorpreso :-)

Anonimo ha detto...

ha colpito moltissimo anche me...sopratutto per quel suo sorriso ancora sognante.

zefirina ha detto...

hai ragione alberto, quando scrivo di fretta sempre in preda all'urgenza di dire quello che mi passa per la testa faccio degli errori grossolani...
giorgio saviane era un autore che ho letto quando ero giovane.....
come dicono a roma
damooooo che ti ho linkato, ero capitata sul tuo blog dietro la scia di qualcunaltro e mi era piaciuto, scusa se non ti ho chiesto ti mettere il link

zefirina ha detto...

ho corretto

zefirina ha detto...

henry esprimeva un ottimismo incredibile o perlomeno a me ha fatto questo effetto

Anonimo ha detto...

Io ci ho visto ottimismo sì (guai a non averlo), ma solo con il cuore.
Con l'intelligenza sa bene, come lo sappiamo anche noi che viviamo in quelle terre che gli hanno dato i natali, che loro hanno già vinto e da tempo.

zefirina ha detto...

eh no paolino questo è un atteggiamento che li favorisce, non mi sembri il tipo da arrendersi

Anonimo ha detto...

No Patrizia, io non mi arrendo (almeno fintantoché vivrò tra Napoli e la sua provincia), ma lo sconforto è fortissimo.
Hanno fatto della Campania (un tempo Felix) quello che volevano; siamo diventati la pattumeria a cielo aperto d'Italia (l'aria in questi giorni è irrespirabile a causa anche dell'eccessivo caldo), mentre pochi si opponevano e morivano nell'indifferenza più dolorosa.
Se ricordi bene le parole utilizzate ieri da Roberto Saviano, non si sono posti come antistato ma sono parte integrante del nostro tessuto sociale con una potenza economica e militare che fa paura. E adesso, con tutto il loro potere si sono trasferiti al centro, al nord, addirittura all'estero.

rainbowsparks ha detto...

Patty cara, scusa se non ho ancora risposto alla tua catena, è un periodo d'inferno come non ne vivevo da molto tempo.
Lo farò,ti prometto che lo farò.
E nel caso tu voglia spiegazioni più dettagliate, ti trovo su gtalk...

Anonimo ha detto...

il libro "Gomorra" va assolutamente letto: Saviano ha una scrittura che mi azzarderei a definire di tipo pasoliniano, poetica, rivoluzionaria, quel genere meticcio fra letteratura e critica sociale (io trovo che scriva benissimo...). Fa sentire che ciò che racconta non è una cronaca astratta, ma lo sguardo di una persona, di un soggettività reale su un mondo complesso: Saviano ci mette il nome e la faccia e spesso ho avuto i brividi pensando: "ma non ha paura a dire queste cose?". Bisogna avere un po' di stomaco a volte (le prime pagine sono indimenticabili... come dire... hard boiled, pulp) ma se ne esce con una visione critica della realtà non solo di Napoli e dintorni, ma di come la rete di interessi e di connivenze si estenda a livello anche mondiale. In questo quadro, Saviano fa parlare le persone, i loro destini condizionati, storie di vita spesso tenere, scelte crudeli alle quali non sappiamo dare una risposta alternativa.

Alberto ha detto...

Non devi certo scusarti, Zef.
Mai. ;-)

Dopo aver dato un'occhiata più approfondita al tuo blog, mi sono permesso di ricambiare la cortesia.
Spero non ti dispiaccia! ;-)

Un abbraccio linkato :-)

Morgan ha detto...

Sottoscrivo ogni singola parola di Massimo dei Micheli. Bravo.

Anonimo ha detto...

La letteratura, la musica e le altre espressioni artistiche non sono nate solo per allietare l'uomo, ma anche per far riflettere, per dare inizio alle battaglie, come quella contro la criminalità organizzata. Un saluto

zefirina ha detto...

avete ragione leggerò il libro lo prometto, paolino c'è da rabbrividire al pensiero di come si sono insinuati nel tessuto sociale e di come forse molti restano indifferenti