giovedì, novembre 09, 2006

vanity fair

ebbene si leggo vanity fair, lo leggo da quando non so bene perchè mi arrivava puntualmente ogni settimana a casa, omaggio di chissà chi, all'inizio lo leggevo con un po' di puzza sotto al naso, e poi mi innervosiva il fatto che a pie' di articolo mettevano e mettono tutt'ora il tempo di lettura previsto, ma come vi permette pensavo, tanto io ho un tempo di lettura più veloce della luce e quindi vi batto sempre, dopo un po' invece mi ci sono affezionata, però questa settimana essendoci in copertina valeria golino che mi sta antipatica (non so nemmeno bene perchè), non l'avevo comprato ma poi avendo scoperto che c'è una foto del mio fratellino e un articolo che riguarda il famoso appello degli uomini liberi, mi sono rassegnata e così spiluccando un po' qua e un po' là ho letto qualche articolo interessante:
uno riguarda il nuovo libro di silvia ballestra della quale avevo letto tra l'altro tutto su mia nonna, si può intuire il perchè (per chi non lo intuisce sono nonna anche io), questo nuovo libro che sta per uscire si intitola Contro le donne nei secoli dove se la prende con il maschilismo del nostro paese, con Tv e pubblicità, politici, vescovi e anche riviste femminili che presentano solo immagini di donne a misura d'uomo: come farlo felice a letto, cento trucchi per farlo impazzire, sedurlo al mare e in montagna. E se lui guarda le altre? Sei sicura del tuo seno? Come va il girovita?
Poi ovviamente l'articolo sulla nascita di una nuova razza di maschi e infine una lettera alla psicologa che risponde su incontri, amori, solitudini etc. etc.
una ragazza riprendeva l'argomento trattato da una certa alessandra che a quanto pare non ha il coraggio di scappare da una situazione o da un quasi matrimonio (non ho capito bene perchè mi sono persa la puntata precedente) e lei parlava della sua di esperienza, mi ha colpito un brano della lettera che riporto testualmente:
Poi, giorno dopo giorno, starai meglio. Ti accorgerai che, se prima piangevi tutte le sere, adesso piangi una volta a settimana, e poi una volta ogni.... "a proposito sai quand'è l'ultima volta che ho pianto?" ..... Ma quanto conta la libertà?
e aggiunge la dottoressa:
Il vero coraggio sta nel tenere a bada, facendo leva sul sentimento del sè e del proprio valore, quella voce interna che dice "bell'affare, adesso sei sola, chi te lo ha fatto fare". Quel senso di mancanza. L'indipendenza, la libertà: qualcuno pensa ancora che siano bestemmie in bocca a una donna. Eppure una donna che abbia saputo guadagnarsi e assaporare, anche solo dentro di sè, un po' di libertà e di indipendenza saprà amare e farsi amare come Dio comanda e lasciarsi intrappolare dai figli, e spendere per loro amore generoso e fecondo. (io magari questa ultima frase me la sarei risparmiata, intrappolare mi sembra un verbo con un'accezione negativa, avrei concluso dicendo : spendere l'amore per qualcuno sia esso un amico/a figlio/a passante, anziano e che ne valga la pena)

6 commenti:

lasposina ha detto...

mamma mi mandi la foto e l'articolo su zio, che sulla verisone on-line di vanity fair non c'è, thanks!

lasposina ha detto...

e cmq pure a me la golino sta sulle palle...

rainbowsparks ha detto...

Avere il coraggio di rimanere da sole è il primo passo,e io l'ho fatto. Mi sto chiedendo però quando arriverà il secondo passo,cioè l'amore maturo,l'impegno,la pienezza e la soddisfazione..

astralla ha detto...

Scusate care mi incuriosite parlando di zio e fratellino! Non si fa, quando si ha che fare con una curiosona! ;)

Rainbowspark..a me qualche mese di solitudine diverso tempo fa ha portato la piena gioia. Te lo auguro di cuore! :D

artemisia ha detto...

Uh quant'è antipatica Valeria Golinooo.......

Questo post è molto bello ma stasera non mi ci voleva.

E lo zio chi è??

zefirina ha detto...

curiosone per accontentarvi ho scritto un post sull'argomento zii nipoti figli etc etc