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Un tempo c'era il diario, che tra l'altro non ho mai tenuto, il mio indice di riservatezza arrivava a tal punto che rileggermi sarebbe per me stato imbarazzante, ci ho provato come tutte le adolescenti ma non ha funzionato, mi sembrava di non aver niente da scriverci sopra, o di non saperlo fare, parlo anche di grammatica e sintassi. Anche a scuola davanti al foglio bianco mi è sempre preso un attacco di panico, sono sempre stata più brava nei riassunti, non ci crederete ma quando voglio so essere stringata, e mi ricordo che il giorno del tema della maturità, ora posso confessarlo, mi era preso uno di quei famosi blocchi, l'argomento scelto era qualcosa sul concetto di libertà, ci si poteva scrivere di tutto e di più, non ci crederete io ho cominciato a piangere, in silenzio ma a piangere; il mitico secchione della classe, che non era il classico secchione ma un ragazzo gentile e generoso, Roberto, mi ricordo persino il cognome che non cito per la famosa legge sulla privacy, si commosse così tanto che dopo aver fatto il suo, mi dettò il mio senza farsi sgamare.
Per tornare a bomba non tenevo quindi il diario ma in compenso ho sempre avuto dei quaderni dove trascrivevo poesie, brani di libri, tutto quello che mi aveva colpito, ora invece che l'imbarazzo è passato, scrivo qui dove tutto è visibile e io speriamo che me la cavo ....
Tutto questo per dirvi che ho scoperto che anche i miei figli hanno un blog, ovviamente mi è venuta voglia di andarci a curiosare, ma i fetentoni hanno messo l'accesso limitato, il che da una parte mi ha rassicurato, dato che si sa su internet girano anche non pochi matti e molti pedofili, dall'altra mi ha stizzito perchè non posso vedere, sarebbe più giusto dire (ammettere) controllare, quello che ci scrivono sopra, lo so lo so che non è giusto, per esempio con mia figlia non l'ho mai fatto di controllarle diari e quaderni, ma d'altro canto c'è sempre stata molta confidenza, ma soprattutto molta fiducia nei suoi riguardi da parte mia, lo so avrà anche lei fatto le sue piccole bravate, e qui lo dico e qui lo nego, se le ha fatte che non me le venga a dire ora, però che dire... dei maschi mi fido meno, datemi della mamma ansiosa, datemi della razzista.... non mi fidooooooooooo!!!! e poi sono curiosa di vedere, sapere, e perchè no condividere come vivono questa fase della loro vita, per uno di preadolescenza e per l'altro di adolescenza piena.
p.s. non sono l'unica mamma che ha scoperto che i figli hanno un blog, a buon intenditore poche parole!!
p.s.2 d'altra parte anche i miei figli hanno scoperto che io ho un blog, ehehehe sono riuscita a stupirli!
8 commenti:
cara zefirinamamma, qui dalla calda, strano a dirsi ma vero, olanda ti scrivo cosi' mi distraggo un po'. del diario anche io ho lo stesso timore reverenziale forse perche' a noi piace piu' esprimerci dal vivo, tanto poi nn e' che possiamo rivederci o riascoltarci...pensa che cmq neanche alla loro sorellina hanno detto di avere un blog e che le e' negato l'accesso anche a lei!!quindi nulla di cui preoccuparsi, spacceranno solo droga, anfetamine e foto porno, tvttb...
cara la mia quasi futura olandesina vorrà dire che ci fumeremo, berremo il cervello anche noi tanto per stare in pari
tvvbb anche io
ne approfitto per salutare la sposina!!! Ciao!!!
allora uso il blog per info di servizio, stasera andiamo a vedere una casa ma forse il proprietario potra' nn accettarci, cioe' se gli piacciamo bene senno' ciccia. e' una casa bella ma un po' costosa (1000 euro spese incluse) al centro di amsterdam, praticam un'occasione, speriamo bene...ciao zio della sposina!! qui ovviam il sole e' sparito e c'e' un vento stile brezza marina. il tempo minaccia scroscioni violenti, ma tanto qui nessuno si preoccupa perche' anche con l'ombrello ti bagni, quindi meglio star sereni. invece io mi sento un po' sola, e' come quando e' il tuo primo giorno in un posto sconosciuto, dove le persone che incontri nn hanno nessuno significato per te e i luoghi che stai vivendo nn sono pieni di ricordi e esperienze, casa (intesa come tutto cio' che mi sta intorno a roma) mi manca ma vabbe' spero passera'. bacioni alla zefirina e a massimo dei michelis...
sposina stai battendo cassa in questo pubblico luogo??? tireremo la cinghia, non te preocupe, ma la casa specie per il cucciolo deve essere un minimo decente e per quanto possibile ognuno deve avere il suo spazio, magari piccolo, ma suo, altrimenti si scatena l'insofferenza reciproca, parlo per esperienza personale
ao' ma che vuol dire battere cassa, io sono di un'altra generazione...
ma tu di che genrazione sei??? a proposito
dunque... nei luoghi estranei perdiamo o troviamo noi stessi? Siamo più noi stessi quando siamo circondati dall'ambiente familiare oppure siamo un qualcosa di noto, stabile, confermato ma... non sempre autentico? Essere conosciuti invece di essere "riconosciuti" può essere un'esperienza che insegna alternative di identità...
P.S.: per la sposina! Insomma, mi chiamo "dei micheli" e non "dei michelis". Questo mi riporta ad un tempo passato, quando nella cappella della scuola dove andavo, durante i canti in latino, ci divertivamo, antipatici ed odiosi adolescenti, ad allungare in maniera grottesca le s finali delle strofe: "Pater noster.. qui es in cielisssssssssss". Immaginate l'irritazione impotente dei poveri (si fa per dire) misericordiali fraticelli. E le irresistibili risatine soffocate!!! Ah... le risatine soffocate...
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