mercoledì, luglio 26, 2006

alcune cose che ho scoperto in chat

una volta, tanto tempo fa ero un'assidua frequentatrice di chat, le avevo scoperte grazie ad un amica e mi ci ero appassionata, sono per natura molto curiosa e le persone che giravano in quelle stanze mi incuriosivano, per l'appunto, e mi intrigava questo nuovo modo per conoscere gente, e perchè no uomini; ero consapevole che non era tutto oro quello che luccicava ma anche questo volevo scoprire, chi era comunque se stesso e chi no. Potrei scrivere un trattato, potrei scriverci un altro libro, (ne ho letto qualcuno scritto da persone più competenti di me), potrei parlarvi di tutte gli uomini che ci ho conosciuto, ma anche di qualche donna che poi è diventata un'amica, ma tanto per parlare vi dirò quello che ho scoperto su alcuni tipi da chat:
- ci sono quelli che si sentono se stessi solo nascondendosi dietro ad un pc, un po' insicuri, fortemente frustrati o solamente timidi ancestrali;
- ci sono i frequentatori dei giorni feriali, quelli che la usano per ingannare la noia del lavoro, in genere lavorano in settori informatici o in aziende telefoniche,e quindi non la prendono poi tanto sul serio;
- ci sono quelli che sono tali e quali nella vita reale, che parlano seriamente con gli altri e magari ci scherzano e sono solo curiosi come te, sanno che comunque la vita è altrove, ma non si sa mai;
- ci sono quelli che hanno la fortuna di incontrare e conoscere realmente persone interessanti ma che poi rimangono al palo per la loro incapacità cronica di lasciarsi andare, tutti presi dalle loro paure e insicurezze o perchè spinti da aspettative troppo grandi o semplicemente frenati dal loro smisurato egoismo;
- poi categoria pericolosissima ci trovi quelli che sanno soltanto fare del male, dovunque si trovino, vivino nella mistificazione più totale e mentono sapendo di mentire;
per non parlare delle donne :
- ci sono quelle che hanno una vita talmente vuota che arrivano a confondere la vita virtuale vissuta in chat con quella reale ed a un certo punto non sanno più distinguere in quale delle due sono;
- ci sono quelle che devono fare le primedonne comunque e dovunque e se minacci il loro regno si sentono mancare la terra sotto i piedi;
- ci sono quelle che... vediamo quanti uomini mi rimorchio così aggiungo una tacca, o quelle che credono ancora che troveranno il principe azzurro, la grande storia d'amore e la troveranno proprio lì (può anche capitare ma devi avere proprio una botta di c....);
- ci sono quelle che sono come te, che ci puoi parlare come se fossero amiche di vecchia data, che hanno il tuo stesso spirito di sorellanza e che inizi a frequentare anche fuori;
- ci sono quelle che io la frequento la chat ma perchè non ho niente da fare e mica son qui per rimorchiare, che poi se non rimorchiano vengono colte da una crisi di identità;

io ho messo fine alla mia avventura goliardica e dionisica tanto tempo fa, fine dell'abbuffata anarchica e dello spasso adolescenziale, per una sorta di lealtà verso un bel tipo, che guarda caso, lo confesso, ho conosciuto proprio in una chat, e anche ora che la storia è finita non mi attrae più tornare a frequentare quei lidi, ma ho trovato un nuovo giocattolo, ed indovinate un po' è proprio questo blog, qui riverso tutti i miei voli pindarici, i miei pensieri sparsi e i racconti che mi piace raccontare.
Interessa????

2 commenti:

Anonimo ha detto...

cara zefirina, molto meglio il blog, ma moooolto meglio!!!anche perchè all'epoca non se ne poteva più di stò tic tic tic sulla tastiera, a volte era impossibile dormire...quindi fichissimo il blog,dove ogni volta mi stupisce il fatto che tu ancora nn abbia prodotto nulla di cartaceo. poesie, romanzi, gialli...che dici sarà ora di iniziare e fare diventare mia madre il caso letterario dei prossimi dieci anni? la butto lì, eh?!

zefirina ha detto...

cara la mia bambina mica i chiamo Johanne Rowling e orami sono troppo anziana per diventare un caso letterario, o forse potrei diventare un caso letterario perchè sono anziana???
va a saperlo!